Ciclista morto per arresto cardiaco

ciclista

Daan Myngheer aveva solo 22 anni

Succede così. Che se ne vanno senza una causa certa. Senza che sia chiaro perché dei ragazzi così giovani che praticano sport a livello agonistico e che dovrebbero essere controllati da medici professionisti, muoiano.
E’ quello che è accaduto a Daan Myngheer, ciclista belga che è stato stroncato da un arresto cardiaco qualche giorno fa ad Ajaccio in seguito ad una gara durante la quale aveva avuto un malore.
Lui è solo l’ultimo di una lunga serie di sportivi che per problemi al cuore, sono morti negli ultimi mesi, a dimostrare quanto sia difficile capire quando e in che situazione si potrebbe manifestare un arresto cardiaco.
La legge Balduzzi obbliga le associazioni sportive a dotarsi di defibrillatori semiautomatici, proprio per situazioni come queste.
Il ciclista belga è infatti stato subito soccorso e portato in ospedale ma dopo 48 ore non ce l’ha fatta.
Quello che però non risulta ancora chiaro è come sportivi che praticano le loro attività all’aperto possano essere in regola con il decreto.

Come adempiere agli obblighi di legge

Ciclisti, cavallerizzi o maratoneti, come possono essere sicuri di rispettare la legge se non hanno una sede e se praticano attività fuori da strutture normalmente adibite allo sport?
La legge in questo proposito non fa distinzione tra le diverse pratiche sportive se non per quelle a basso sforzo fisico, le quali non devono obbligatoriamente dotarsi di un DAE.
La risposta alla domanda potrebbe essere quindi che sarebbe preferibile avere un defibrillatore semiautomatico da portare anche durante le uscite, magari con una valigetta.
Questa soluzione non sarà delle migliori, ma purtroppo è necessaria se non si gareggia come i ciclisti professionisti con ambulanze al seguito. Abbiamo visto come questa attività non risparmia vittime.
Per i maratoneti questa soluzione potrebbe essere non praticabile. In questo caso è consigliabile correre in luoghi frequentati e in un percorso dove si è sicuri di trovare nelle vicinanze un DAE. Infatti anche per il jogging e la corsa, non sono poche le persone che rimangono vittime di arresto cardiaco.
In tutti i casi è necessario però avere un defibrillatore semiautomatico nella propria sede(o in una da condividere con altre associazioni) in modo da essere assolutamente sicuri di non dover incorrere in sanzioni.

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