Defibrillatore Semiautomatico Esterno

Defibrillatore Semiautomatico Esterno

Defibrillatore Semiautomatico Esterno

Il defibrillatore Semiautomatico Esterno è un mezzo salvavita, introdotto nel mercato globale da qualche anno, sta registrando un boom di vendite in tutto il mondo. A rendere il DAE un prodotto facilmente commerciabile sono alcune caratteristiche, come l’assenza di alimentazione via cavo, sostituita da batterie a lunga durata che lo rendono facilmente trasportabile e la sua semplicità di utilizzo.

Il DAE è costruito affinché l’utilizzo non sia solo riservato a personale medico, ma si estenda anche a personale laico e non specializzato.

Questo prodotto, oltre alle innumerevoli qualità tecniche, viene reso appetibile ed abbordabile a tutte le tasche dal suo costo, che in media oscilla tra i 700€ e 1800€. C’è da considerare (specialmente se si parla di mezzi salvavita), che non tutti i prodotti hanno le stesse caratteristiche e quindi non sono tutti sullo stesso livello di performance. Chi cerca un Defibrillatore deve saper confrontare i prodotti, e non solo sul prezzo, ma soprattutto sulle performance. Esistono Defibrillatori che montano batterie da 5 o 7 anni di durata, ed alcuni che non arrivano ai 3 anni. Come per le batterie è così per i PADS o elettrodi; in alcuni defibrillatori sono già installati e pronti all’uso, in altri sono da montare durante l’utilizzo.

Nel mondo della Defibrillazione devono essere fatti dei calcoli che giustifichino i mezzi che si vanno ad utilizzare e lo scopo per cui vengono creati e commercializzati.

Un caso di Arresto cardiorespiratorio va preso entro i 4 minuti, questo è il tempo durante il quale il cervello viene ancora ossigenato, garantendo la sopravvivenza del paziente senza danni celebrali.

Per questo il defibrillatore dev’essere efficiente garantendo il suo funzionamento, e nel minor tempo possibile; Non sempre infatti, i soccorsi possono arrivare in tempo, e riuscire a curare un paziente prima che venga ospedalizzato risulta essere fondamentale, almeno se si parla di arresto cardiaco.

E’ così che nasce l’idea di catena della sopravvivenza.

La catena di sopravvivenza riassume la sequenza di eventi che devono essere seguiti al fine di prevenire o trattare un episodio di Arresto cardiaco improvviso. Gli elementi che la compongono sono: Soccorso, Supporto, Rilancio e Stabilizzazione.

Soccorso

Il soccorso è la fase dove si prende coscienza dell’emergenza e si provvede a contattare il numero del pronto intervento.

Supporto

Nel caso di un arresto cardiaco improvviso, non si può perdere tempo, quindi nell’attesa che arrivino i soccorsi è necessaria una rianimazione cardiopolmonare precoce (RCP) l’attuazione di un massaggio cardiaco sul paziente fa guadagnare tempo fondamentale per la sua sopravvivenza.

Rilancio

il rilancio avviene attraverso l’implemento durante l’ RCP di un defibrillatore DAE. Questo risulta essere l’unico modo per stabilizzare o riattivare il naturale battito del cuore.

Stabilizzazione

La stabilizzazione è l’ultimo tra gli anelli della catena e prevede l’arrivo dei soccorsi specializzati e l’ospedalizzazione immediata del paziente.

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