Non solo gli obblighi della legge Balduzzi
La legge Balduzzi obbligherà entro il 20 luglio 2016 tutte le Associazioni Sportive Dilettantistiche a dotarsi di defibrillatori semiautomatici presso le loro strutture.
Ma i fatti di cronaca non danno tregua riguardo a casi di arresto cardiaco anche in posti come supermercati, ristoranti, strade, aziende e condomini.
E’ un dato che fa ragionare sulla necessità di distribuire capillarmente i DAE nelle città e nei paesi, nelle scuole e nelle attività commerciali, nelle sedi dei comuni e nei diversi percorsi stradali.
Come infatti non citare casi in cui le vittime erano in strada o nei negozi.
Sembra che a Bisceglie questo argomento sia stato recepito, soprattutto a seguito delle morte del tredicenne di Trinitapoli che ha sconvolto tutta la provincia e le città vicine, tanto che la Regione Puglia ha deciso di acquistare 1200 defibrillatori da installare in diverse strutture pubbliche.
Di conseguenza insieme alle società sportive, che si stanno adeguando a quanto deciso nella legge Balduzzi, vi sono anche alcuni privati che hanno deciso di dotare la propria attività di un dispositivo di defibrillazione semiautomatica.
Il senso di comunità per l’acquisto del DAE
A Bisceglie la palestra Body Fashion ha deciso di non aspettare i tempi dettati dal decreto, ma di acquistare un DAE prima del 20 luglio e scongiurando di non doverlo comunque utilizzare.
Ma lo spirito d’iniziativa della palestra non si ferma all’ottenimento del defibrillatore.
Hanno infatti deciso di svolgere il corso BLSD nelle loro sale affinché tutti gli iscritti possano decidere o meno di partecipare e di ottenere l’abilitazione per l’utilizzo del DAE, in modo da sentirsi più sicuri recandosi in palestra, ma anche di sentirsi utili per la comunità.
Ed è forse in questa logica di comunità che la Body Fashion ha potuto comprare il defibrillatore. Infatti sono state fondamentali le donazioni di un negozio di ortopedia e sanitari e un ottico, ai quali è stato garantito aiuto e sostegno in caso di emergenza.