Abbiamo ripetuto più volte che circa 60.000 persone sono vittime di un arresto cardiaco improvviso in Italia e non ci stancheremo mai di ripetere e cercare di diffondere l’uso dei defibrillatori (DAE) e della rianimazione cardiopolmonare, come un aiuto concreto in caso di attacco cardiaco.
Uno dei settori più indicati per la prevenzione di questa eventualità e quello ALBERGHIERO. Proviamo a fare una valutazione dei rischi insieme esaminando le caratteristiche di un hotel:
- Affluenza di persone tutto l’anno
- Presenza eterogenea di persone: adulti, bambini, anziani
- Eventuale presenza di piscina e/o sala fitness
- Presenza di sale riunioni, sale banchetti, sale ristorante, che riuniscono un gran numero di persone
- Complessità ed estensione planimetrica. Spesso gli alberghi si sviluppano in verticale (tanti piani) od in orizzontale per sfruttare al massimo la superficie disponibile
Possiamo dedurre quindi che ciò che è detto nel D.M. del 18 Marzo 2011 sia applicabile anche agli alberghi dato la varietà di servizi (meeting, matrimoni, area fitness, piscina etc.), l’estensione e il grande afflusso di persone che normalmente gravitano in queste strutture, non dimenticando gli stessi dipendenti.
In caso di urgenza, spesso, per il personale del 118 raggiungere ed intervenire entro i fatidici 4 minuti è impossibile. Ma in queste strutture non si è mai da soli (personale dipendente e clienti) dunque avere un defibrillatore (DAE) a pochi metri diventa di una importanza…VITALE.
Ecco perché pensiamo, che un albergo debba dotarsi di Defibrillatori (DAE).
Avere un defibrillatore (DAE) dimostra un grandissimo atto di responsabilità verso i propri ospiti e lavoratori. Vuol dire preoccuparsi della sicurezza di chi frequenta i propri spazi, in linea con il D.M. del 18 Marzo 2011 alla voce “determinazione dei criteri e delle modalità di diffusione dei defibrillatori (DAE) di cui all’articolo 2 comma 46 della legge 191/2009 “che cita, fra l’atro, hotel/ ristoranti come luoghi in cui è caldamente suggerita la presenza di defibrillatori (DAE) “
Ma non basta: insieme al defibrillatore (DAE) deve esserci anche la presenza di alcune persone preparate ad affrontare l’attacco cardiaco, grazie ad un semplice corso di 5 ore BLS-D. Oltretutto la frequentazione del corso permette all’azienda alberghiera di ottenere un punteggio alto nella compilazione del modulo OT24 per ottenere uno sconto sul premio INAIL.
Un albergo cardio protetto è la evidente prova di una cultura della prevenzione.
Un albergo cardio protetto avrà un impatto di immagine verso l’esterno maggiore, che testimonia una attenzione verso i propri ospiti e dipendenti.
Un albergo cardio protetto, si può avvalere di una stella particolare in più.