Dipendente salvato dal DAE
Non accade solo se si fa attività sportiva. Un uomo è stato vittima di un arresto cardiaco durante l’orario di lavoro.
E’ successo a Livorno alla Pierbrug Pump, azienda di ricambi auto. Un dipendente di 38 anni ha avuto un malore e si è accasciato a terra.
La Pierburg Pump è però una delle aziende che ha deciso di dotarsi di defibrillatori semiautomatici nella propria struttura. Così mentre stava per giungere l’ambulanza, l’uomo veniva soccorso con il DAE in dotazione.
All’arrivo del 118 la vittima era già collegata al dispositivo di defibrillazione e con l’auto medica, il paziente aveva ripreso il battito cardiaco regolare.
Defibrillatori semiautomatici anche nelle scuole e nelle strutture comunali
Le cause non sono note, forse uno sforzo improvviso, anche se come ben sappiamo non è possibile stabile cosa può provocare un arresto cardiaco.
Una nota di merito va invece fatta all’azienda, che è ancora tra le poche che ha installato dei dispositivi di defibrillazione nella propria struttura.
Questo episodio dimostra come non serva un DAE solo alle associazioni o alle società sportive, ma in tutti i luoghi dove vi è una presenza costante di persone, che sia un’azienda, un’attività commerciale, una scuola o una strada.
Il percorso in questo campo è lungo, considerato soprattutto che vi sono ancora esponenti delle ASD che sostengono che la legge Balduzzi non sia utile e che contestano la poca chiarezza delle norme da seguire.
Polemiche inutili se quello che importa è la salute dei propri iscritti e dei propri cittadini.
E mentre ancora si discute sull’applicabilità del decreto Balduzzi, c’è già chi crede che nei prossimi anni diventerà obbligatoria l’installazione dei defibrillatori semiautomatici in tutte le attività commerciali, nelle scuole e nelle strutture comunali.
Nel frattempo è dovere di tutti diffondere la cultura della defibrillazione precoce.