Cos’è la morte cardiaca improvvisa?

la settimana del cuore 2015

MCI. La principale causa di morte dei paesi industrializzati

Secondo uno studio del 118 dell’Emilia Romagna è la principale causa di morte dei paesi industrializzati, compresa l’Italia.
La morte cardiaca improvvisa (MCI) è la morte inattesa dovuta all’arresto cardiaco in assenza di sintomi vistosi precedenti e avviene entro un’ora dalla comparsa di sintomatologia acuta e improvvisa. Secondo questo studio, la MCI rappresenta appunto la prima causa di morte nei paesi industrializzati e rappresenta il 60/70% di tutti i decessi di origine cardiovascolare. E’ proprio l’improvvisa e inattesa morte del paziente che spaventa e che deve farci riflettere sulle modalità con le quali è possibile evitare il peggio, nonostante l’insorgenza dell’arresto cardiaco.

La maggior parte dei casi di arresti avviene in presenza di altre persone. Come possono intervenire?

Non tutti sanno però che il 65% dei casi di MCI avviene in presenza di testimoni ed è dunque indispensabile prevedere fin dai primi momenti di arresto cardiaco un pronto intervento da parte di qualcuno che si trovi nelle vicinanze. E’ qui he entra in gioco il defibrillatore semi-automatico, il cosiddetto DAE, che può davvero fare la differenza tra vita e morte del paziente. Il defibrillatore è un mezzo salvavita atto a far riprendere persone destinate al decesso a seguito di un arresto cardio circolatorio o arresto cardiaco. Non è affatto complicato da utilizzare anzi, alcuni prodotti sono talmente semplici da poter essere utilizzati dai bambini, uno su tutti è il Defibtech Lifeline AED che oltre alle incredibili performance ha una batteria della capacità di 7 anni o 300 shock: significa possibili centinaia di vite salvate.
Secondo i dati ISTAT, le morti cardiache improvvise in Italia sarebbero comprese tra le 45 mila e le 57 mila ogni anno: un numero spaventoso al quale è possibile porre rimedio, per abbassare drasticamente il numero dei decessi. “L’incidenza della Morte Cardiaca Improvvisa è paragonabile a quella determinata dalla somma dei principali tumori conosciuti ed è 10 volte superiore a quella legata agli incidenti stradali e circa 50 volte superiore rispetto alla mortalità dovuta all’AIDS”- avverte lo studio del 118 dell’Emilia Romagna.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *