E’ sempre difficile dover smentire idee con verità che, forse per paura, neghiamo a noi stessi. Fatto sta che le stime annuali forniscono numeri che lasciano a bocca aperta ; ci dicono che malori come l’arresto cardiaco si posizionano tra i primi posti per cause di morte. Sono oltre 60.000 ogni anno, le persone (di qualunque età) ,che scompaiono prematuramente lasciando in noi una profonda ferita. Quando questo avviene, sentiamo l’enorme vuoto colmarsi di sola rabbia e, come per indorare la pillola, ci limitiamo a colmare affermando : “si poteva salvare”.
La verità è che dovremmo imparare davvero a guardarci allo specchio per capire davvero, quanto importante ma fragile sia la nostra esistenza.
Oggi, il termine Defibrillatore è storia di tutti i giorni; nonostante questo, la luce proiettata dai media, come si sa, dura quanto un fuoco di paglia. Ma tra le cartacce abbandonate al suolo dopo il circo mediatico, rimangono storie di uomini e donne, persone come noi , abbandonati dalla vita.
Stupisce pensare che nonostante questo, quel qualcuno uguale a noi, possa esser scomparso invano. Storie sfruttate per la fame di scoop, in un mondo per il quale la morte, quella di un ragazzo in un match di calcio, serve solo a farci tremare davanti ad un televisore, per poi andare nel dimenticatoio.
Questa volta non dovrà finir così, dobbiamo reagire, e farlo attraverso iniziative immediate ed estese, sferzate utili a rendere sicura la vita di tutti.
Un defibrillatore Semi-automatico esterno è la soluzione al problema, ed è un mezzo facilissimo da usare e con un prezzo contenuto. Una macchina di questo calibro, dovrebbe essere ovunque e vicina a chiunque.
Dovremmo averne uno in ogni condominio di ogni città. Sarebbe magnifico poter fare affidamento sul DAE sempre e a casa nostra.