Il defibrillatore che salva la vita. Arresto cardiaco in palestra, salvato settantenne.

defibrillatore semiautomatico palestra

Una tragedia sfiorata. Si è accasciato al suolo, pochissimi istanti dopo aver iniziato il consueto esercizio fisico, ed è entrato in arresto cardiaco. Grazie all’ausilio del defibrillatore e alla tempestività di un cardiologo che si trovava nella stessa palestra, è stato evitato il dramma.

E’ successo questa mattina, intorno alle 9.30, presso il centro benessere Ego Wellness a S. Alessio. Un settantenne stava per iniziare l’attività fisica, ma dopo pochi istanti, si è accasciato al suolo in arresto cardiaco. La palestra, fortunatamente, è da mesi provvista di defibrillatori ed il personale è abilitato all’utilizzo in caso di emergenza.

La fortuna ha voluto che proprio accanto all’uomo fosse presente un cardiologo di Lucca, che prontamente lo ha soccorso applicando il massaggio cardiaco ed utilizzando il defibrillatore. Dopo pochi attimi l’uomo si è ripreso e, all’arrivo dell’ambulanza, è stato trasportato all’ospedale e tenuto sotto osservazione.

Il decreto su defibrillatori e certificati sportivi, firmato lo scorso 26 aprile dall’allora Ministro della Salute Renato Balduzzi, di concerto con quello per lo Sport Piero Gnudi, è entrato in vigore la scorsa estate. Il decreto, innescato dalla tragica morte sul campo del centrocampista del Livorno, Piermario Morosini, avvenuta allo stadio Adriatico durante Pescara-Livorno del 14 aprile 2012, tratta due punti cardine: l’uso del defibrillatore e le visite mediche per ottenere il certificato d’idoneità all’attività sportiva. Tutte le società sportive, sia dilettantistiche che professionistiche, escludendo coloro che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio, dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici: sei i mesi di tempo concessi alle società professionistiche, 30 a quelle dilettantistiche che dovranno adeguarsi entro l’ottobre del 2015.

Ad oggi è difficile quantificare quante società si siano messe in questa direzione, anche perchè i costi per l’acquisto dell’apparecchio sono a carico della società. Un defibrillatore portatile costa dai 1.200 ai 1.700 euro circa, ed in più in ciascun impianto dovrà essere sempre presente personale abilitato, previo un corso di formazione, all’utilizzo dello strumento e pronto all’intervento immediato.

 

FONTE LOSCHERMO

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