I DAE servono davvero

I DAE servono davvero

Grazie al defibrillatore di Levane salvato un uomo

Era già successo l’anno scorso che una vittima fosse salvata grazie al defibrillatore semiautomatico posto in centro nel paese di Levane in provincia di Arezzo.
Questa volta ad accusare il malore è stato un uomo di origini indiane residente Pergine, che era sull’autobus in direzione Montevarchi. All’altezza della fermata di Levane, l’uomo ha cominciato ad accusare il primi dolori causato dall’arresto cardiaco e si è rivolto all’autista.
Quest’ultimo ha chiamato il 118 e ha aperto le porte per far scendere l’uomo e fargli prendere un po’ d’aria.
Accasciatosi a terra, alcuni passanti sono intervenuti e hanno utilizzato il DAE in dotazione nel paese.

I cittadini abilitati dal corso BLS-D

Gli abitanti di Levane sono intervenuti sulla vittima di arresto cardiaco con diverse scariche di defibrillatore. All’arrivo dell’ambulanza l’uomo era di nuovo cosciente e respirava autonomamente.
Il 118 ha quindi trasportato il paziente nell’ospedale più vicino.
I levanesi sono potuti intervenire grazie alla campagna di prevenzione fatta precedentemente all’installazione del defibrillatore semiautomatico nella zona di Arezzo.
Con la fornitura dei DAE sono stati anche svolti diversi corsi di primo soccorso al quale hanno potuto partecipare molti cittadini.
Sono infatti quest’ultimi che sono intervenuti tempestivamente al soccorso del paziente vittima d’arresto.
Massimo Mandò, capo dipartimento dell’emergenza-urgenza della provincia di Arezzo si è dichiarato soddisfatto del lavoro svolto dai levanesi. Il fatto che in meno di un anno siano state salvate due vite con i DAE ha dimostrato la loro importanza sul territorio e di quanto ancora si possa fare per salvare vite umane. Sempre Mandò ha commentato “se passa il concetto che l’emergenza deve vedere coinvolti tutti, anche i semplici persone opportunamente formate, allora si possono salvare molte vite. Levane è davvero un esempio da portare a tutti”.

Fonti:
http://www.informarezzo.com/permalink/22706.html

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *