La tua associazione è a norma di legge?
Mancano pochi mesi prima che, grazie al Decreto Balduzzi, divenga obbligatorio dotarsi di un defibrillatore semiautomatico.
Entro il 1° gennaio 2016 infatti tutte le associazioni sportive dilettantistiche dovranno obbligatoriamente installare un DAE all’interno della loro struttura o nel luogo in cui svolgono regolarmente gli allenamenti. Lo stesso obbligo è esteso a tutti gli impianti sportivi.
Questo cosa significa?
Se ad oggi molte associazioni non hanno ancora provveduto a mettersi in regola, dovranno farlo nelle tempistiche indicate. Essendo la norma già in vigore, tutte le compagnie sportive dilettantistiche hanno già la responsabilità di quanto accade in assenza del defibrillatore.
La legge non ha previsto sanzioni per chi non si mette in regola.
Quanto però accaduto di recente al giovane giocatore di basket a Brescia, dovrebbe far riflettere sull’importanza di avere questo dispositivo a portata di mano.
Qualora infatti dovessero presentarsi conseguenze gravi o peggio ancora un decesso dovuti alla mancanza del DAE, la responsabilità cadrebbe sulla società sportiva e l’accusa sarebbe di omicidio colposo.
Il defibrillatore può salvarti la vita
I dati parlano chiaro: 120 mila persone circa vengono colpite ogni anno da arresto cardiaco. Di queste solo 95 mila arrivano in ospedale, ma il tasso di sopravvivenza si ferma al 10% dei casi. La percentuale si alza se il paziente è stato defibrillato nei primi 5 minuti dall’inizio del malessere.
E’ naturale che sia indispensabile avere un defibrillatore semiautomatico nei luoghi dove è più facile che si presentino questo genere di malori. Lo sport e l’attività fisica intensa molto spesso possono portare a favorire la presentazione di problemi al cuore o infarti.
Spesso si legge che i DAE hanno costi spropositati ma la verità è che il costo medio di queste attrezzature non è maggiore di tanti altri dispositivi che usiamo ogni giorno, con la differenza che questo può salvarci la vita.