Mai più incidenti outdoor
E’ nata da poco l’app che legge il battito cardiaco ed chiama i soccorsi quando si ha un arresto cardiaco.
Si chiama Parachute app ed è nata dall’idea di due cardiologi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma, Nicola Gaibazzi e Claudio Riverberi.
Il cardiologo Gaibazzi ha avuto l’intuizione un giorno quando, uscito a correre, si è reso conto che nonostante disponesse di un cardiofrequenzimetro e di uno smartphone, non fosse effettivamente in grado di allertare tempestivamente i soccorsi in caso di malore.
L’app è stata presentata al congresso dell’American College of Cardiology di Chicago lo scorso 3 Aprile.
Per comunicare con i soccorsi in caso di malore
Parachute app non è utile solo per chi decide di andare a correre ma anche per tutti gli sport che prevedono una pratica outdoor e in solitario come ad esempio trekking o giri in bicicletta.
Parachute app è low cost ed è la prima nel suo genere. Attualmente in fase di prova per gli sportivi che vogliano mettere dare il loro contributo. L’app è abbinata ad un cardiofrequenzimetro Bluetooth che è in grado di rilevare un arresto cardiaco ed inviare gli SMS ad un gruppo di numeri preimpostati dall’utente con le coordinate geografiche GPS del luogo in cui si trova la persona.
Attraverso il dispositivo di misurazione del battito cardiaco e del GPS del telefono, sarà quindi possibile registrare problemi o attacchi cardiaci e mandare un messaggio automatico per intervenire con i soccorsi.
I due medici sperano che l’applicazione possa essere utilizzata anche da escursionisti, viaggiatori e scalatori (o comunque da chi fa attività fisica all’aria aperta) per avvisare anche in caso d’incidente.
L’app presentata a Chicago potrebbe segnare diventare un attrezzo veramente utile in futuro, anche per ritrovare dispersi o per capire le cause di un decesso, in quanto lavora allo stesso modo di una scatola nera.