Solo il 2% delle vittime di arresto sopravvive
La defibrillazione precoce salva la vita delle vittime di arresto cardiaco.
L’abbiamo già detto diverse volte ma quando si tratta di dati allarmanti, non lo si ricorda mai abbastanza: Solo il 2% delle persone colpite da malore sopravvivono.
Questo per la mancanza di defibrillatori semiautomatici, non ancora abbastanza diffusi nelle nostre città.
Questo succede per diversi motivi. Primo fra tutti, la mancanza di una reale sensibilizzazione nel campo. Sappiamo come svolgere una vita sana, quanto movimento fare, cosa mangiare ma in pochi sappiamo come intervenire qualora ci trovassimo in una situazione di pericolo per la quale, nel 99% dei casi si provvede chiamando il 118. Se però quest’ultimo dovesse arrivare in ritardo, ogni tipo di manovra risulterebbe vana.
Secondo i dati del Ministero della Salute il 65% degli arresti cardiaci, avviene in presenza di testimoni, per questo è fondamentale sapere come comportarsi, attraverso un semplice corso BLS-D che dura poche ore.
Il secondo motivo riguarda la scarsa diffusione dei defibrillatori semiautomatici. Con la Legge Balduzzi, sarà obbligatorio avere un DAE in ogni struttura sportiva. Decreto che sicuramente aiuta, ma che non risolve la situazione, visto che il 60% dei malori avviene per strada.
Livorno sensibilizza i cittadini
Per questi motivi a Livorno si è svolta una campagna di sensibilizzazione denominata “Medici in Piazza” da parte dei medici del Lions Club Livorno Host. Patrocinato dal Comune del Livorno, dall’azienda USL 6 di Livorno, con il contributo dell’Associazione Livornese Amici del Cuore ONLUS, si concluderà con la donazione di un DAE alla scuola Giovanni Bartolena di Livorno da parte del EMD 118.
Secondo l’amministratore delegato della EMD118, Simone Madiai, avere a disposizione dei defibrillatori semiautomatici ad una distanza di circa due minuti dal luogo dell’arresto potrebbe salvare moltissime persone.
Un’idea validissima, che con “Medici in Piazza” aiuta a far conoscere ai cittadini come comportarsi ed intervenire, insieme ad una campagna di prevenzione effettuata grazie a delle visite gratuite al cuore come di odontoiatria, ginecologia, oculistica, urologia, ortopedia e molte altre ancora per una vita sana a 360°.
Arresti cardiaci, sopravvive il 2% dei colpiti. ‘Medici in piazza’ punta alla prevenzione gratuita