Spesso nell’incontrare persone, mi viene chiesto: “quali sono le conseguenze di un arresto cardiaco?”,
e così ho deciso di dare una risposta a questo quesito.
L’arresto cardiaco è l’improvvisa morte cardiaca dovuta, nella maggior parte dei casi, a una aritmia fatale, nota come fibrillazione cardiaca.
In seguito all’arresto cardiaco, il decesso insorge in pochi minuti e solo la RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE e l’utilizzo del mio apporto da “DEFIBRILLATORE”, possono ripristinare il corretto funzionamento dell’attività elettrica del cuore.
Ma veniamo alle conseguenze:
l’arresto cardiaco fa in modo che la circolazione si fermi immediatamente. Per i primi 5 minuti gli organi consumano l’ossigeno presente nel corpo, conseguentemente iniziano a danneggiarsi e in alcuni casi irreversibilmente, il cervello per esempio, non ricevendo il corretto apporto di ossigeno può subire danni permanenti.
In solo 10 minuti successivi all’arresto, le probabilità di sopravvivenza della persona colpita sono pari a 0, quindi, un intervento immediato può salvare la vita.
Ecco perché, e non mi stancherò mai di dirlo, quanto è importante avermi vicino, e fare immediatamente e contemporaneamente anche la rianimazione cardiopolmonare.
Vi ho dato una risposta semplice ma importantissima, e sono sempre pronto a rispondere a tutte le vostre domande per farvi capire come e perché agire in maniera tempestiva.
A presto.