Antinfiammatori nel mirino, attenzione al cuore

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L’uso costante porta a problemi cardiaci

Mal di testa o dolori alle articolazioni, gli antinfiammatori sono tra i farmaci da noi più utilizzati, a volte troppo e senza una motivazione valida.
Ma se prima si consigliava l’utilizzo a stomaco pieno, da oggi bisognarà fare attenzione anche al nostro cuore.
Ad affermarlo sono gli esperti della Società Europea di Cardiologia (ESC), che dopo aver visionato per lungo tempo, i più svariati e recenti studi sull’uso di questi farmaci, sono arrivati alla conclusione che anche i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) di vecchia generazione, possono risultare pericolosi per i pazienti con problemi di cuore, esattamente come i già conosciuti “coxib” (COX-2 inibitori) che proprio alcuni anni fa sono stati velocemente ritirati dal commercio perché sembrano essere responsabili dell’innalzamento del rischio d’infarto.

Distribuiti solo se consapevoli dei rischi

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista European Heart Journal lanciando un allarme: questi farmaci sono acquistabili senza ricetta medica.
14 centri e università europee hanno collaborato nella raccolta dei dati e tutto ciò a portato gli esponenti dell’ESC a schierarsi contro la diffusione diegli antinfiammatori, posizione che è stata ben illustrata in un documento diretto agli specialisti.
La lettera dice che “quando i medici prescrivono i FANS, devono prima valutare attentamente il rischio di emorragie e complicanze cardiovascolari per ciascun paziente”, spiega il professore di cardiologia alla Aalborg University in Danimarca, Christian Torp-Pedersen, che continua “I farmaci antinfiammatori non steroidei dovrebbero essere venduti come prodotti da banco soltanto se accompagnati da un’adeguata indicazione dei possibili rischi cardiovascolari associati al loro impiego. In generale, comunque, non dovrebbero essere usati nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare”.

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