Dobbiamo proprio ringraziare Peter Christian Abildgaard medico e veterinario danese , che con i suoi studi e la sua costanza, alla fine del 1700 riuscì a fermare il cuore di una gallina ed a farlo ripartire con una scarica elettrica.
Insomma lo possiamo considerare il padre della defibrillazione.
Da allora, tale correlazione fu sempre più studiata, sino a che non è stato creato un vero e proprio strumento terapeutico per superare l’arresto cardiaco, ovvero il defibrillatore.
Fu proprio verso la fine degli anni ’90, che studio e tecnologia ci hanno permesso di sviluppare apparecchi intelligenti che grazie ad una diagnosi automatica, ci permettono di intervenire senza la presenza di un medico.
Nasce così, Il DAE ( defibrillatore semiautomatico Esterno) strumento in grado di fare in maniera autonoma la diagnosi di aritmia ventricolare e di interfacciarsi vocalmente con la persona che lo utilizza guidandolo nella procedura da seguire.
…e quindi ancora una volta……Grazie Peter