Bar sceglie un DAE al posto delle slot

Slot machine

Il gestore ha rinunciato agli introiti delle slot per salvare persone

Ha fatto parlare, in modo positivo, la scelta di un barista in provincia d’Imperia. Il settantenne Giuseppe Di Mineo ha infatti deciso di togliere le slot machines dal suo locale per sostituirle con un DAE.
La scelta stupisce, non tanto per la decisione in sé che è ammirevole, ma per i mancati guadagni che ne deriveranno.
Ma Di Mineo non ha dubbi e dichiara: “Preferisco salvare la vita delle persone piuttosto che rovinarla”, responsabilità che deriva anche dalla sua lunga esperienza di volontariato alla Croce d’Oro di Cervo dove gli è capitato anche di dover salvare pazienti con l’utilizzo di defibrillatore semiautomatico.
Il barista ha dichiarato anche “Le slot machine mi facevano guadagnare bene, lo ammetto, ma non era il modo in cui volevo guadagnare. Così le ho tolte e ho comprato un DAE a mie spese”. Nessun incentivo economico per il gestore dell’attività che continua dicendo “A mio avviso ogni locale pubblico dovrebbe avere un dispositivo di questo tipo e il personale per poterlo utilizzare”.

Decisione importante da prendere d’esempio

La decisione di Giuseppe Di Mineo è ammirevole e dovrebbe essere presa d’esempio. Troppo spesso le slot aiutano i guadagni delle attività, ma rovinano letteralmente le persone che ci giocano e ne diventano dipendenti. Lo Stato non interviene in questo senso, anche perché sono fonte di tasse.
Ma se esistono incentivi comunali e regionali per le associazioni sportive e centri medici specializzati, non è corretto che non ve ne siano per chi decide di contribuire alla salute della propria comunità. Abbiamo già sottolineato come sia importante avere un defibrillatore semiautomatico in diversi luoghi delle cittadine per intervenire tempestivamente sulla vittima di malore. E’ anche altrettanto importante dotare i luoghi pubblici, con ampio passaggio di persone, di DAE così come ha fatto Di Mineo. Forse per la sua attività di volontariato o forse semplicemente perché più propenso a questo tipo di cambiamenti, ma la vicenda di quest’uomo andrebbe diffusa su molti più canali così da sensibilizzare maggiormente le persone.

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