DAE? No, grazie, non è fotogenico

In Valchiavenna il sindaco si rifiuta di installare DAE

Può un sindaco vietare di posizionare dei defibrillatori nel suo paese perché rovinano le foto ricordo dei visitatori? Sembra strano ma è quello che è successo a Piuro, paese lombardo della Valchiavenna al confine con la Svizzera.
Il sindaco Omar Iacomella non ha infatti voluto aderire al progetto Valchiavenna Cardioprotetta che prevede l’istallazione sul territorio locale di defibrillatori interconnessi con la centrale AREU al fine di fornire un supporto immediato al paziente colpito da arresto cardiaco.
“Abbiamo detto no perché questi apparecchi deturpano architettonicamente il nostro territorio” ha spiegato al giornale locale il sindaco Iacomella. “Vuol dire avere un obrobrio estetico in ogni foto fatta a scopi turistici. Ne faremo a meno”. Il Sindaco è convinto che “la scelta di mettere colonnine gialle all’aperto lasciate all’incuria e all’usura possa essere molto discutibile sia per la funzionalità e sia per l’esteticità.”

Ma cambia il turismo per via di un defibrillatore?

Non sono di certo mancate le polemiche e le reazioni incredule anche dei cittadini che vedono negata la possibilità di avere uno strumento salva vita solo perché considerato un “obrobio”.
Eppure secondo i dati della Fondazione Ticino Cuore nella vicina Svizzera i DAE si stanno diffondendo a dismisura senza inficiare in alcun modo il flusso turistico del paese.
“Abbiamo la fortuna di esser tutti dotati di cellulare” dice ancora il sindaco di Piuro “e se vedete una persona che sta male, chiamate chi è preposto ad aiutare la vita”. Però ormai tutti sanno che con un DAE nei paraggi il soccorso sarebbe più tempestivo e potrebbe salvare la vita al malcapitato di turno.
Purtroppo i commenti del sindaco Iacomella non sono così isolati. Qualche mese fa in una piazza di Lucca, una donna si è opposta duramente all’installazione di un DAE che stavano posizionando accanto al suo condominio, protestando con il tecnico che stava eseguendo i lavori e costringendo il trasferimento del defibrillatore in una zona lontana dalla sua vista.
Noi rimaniamo senza parole.

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