Uno studio olandese ne consiglia 4 tazze al giorno
Si è discusso molto in queste ultime settimane su quali prodotti alimentari facciano male alla nostra salute.
Ma se sono numerose le ricerche che evidenziano cosa è bene consumare moderatamente, ve ne sono altri che sottolineano come consumarne alcuni sia essenziale.
Un recente studio condotto da dei ricercatori olandesi dimostra come consumare il thé nero riduca il rischio d’infarto e di ictus.
Il thé è da sempre conosciuto per le sue proprietà antiossidanti, queste ultime fondamentali per ritardare l’invecchiamento cellulare e contrastare l’azione dei radicali liberi.
Ma dallo studio quello che emerge è che basterebbe consumare quattro tazze al giorno di thé nero (ma anche altre tipologie come quello verde o matcha) per poter diminuire drasticamente il rischio d’infarto.
Le numerose proprietà del thé
Oltre ad essere fonte di antiossidanti, il thé contiene anche numerosi minerali come il potassio e il magnesio, anch’essi fondamentali per mantenere in forma il nostro cuore. Il primo aiuta in caso ipertensione in quanto regola il battito cardiaco, mentre il secondo riduce il colesterolo.
Proprio per questi motivi, dopo la diffusione di questo studio, si è deciso di iniziare a sostituire il succo di frutta con il thé nei pasti delle mense scolastiche per prevenire sin da piccoli i problemi cardiaci.
Quello che conforta è che questa bevanda, da sempre consumata in oriente e in Gran Bretagna, si sta diffondendo sempre più. In Italia ad esempio, negli ultimi anni, il suo consumo è cresciuto dell’8%, forse anche per via delle numerose diete che vedono questa bevanda protagonista.
Al di là di quelle che possono essere le mode, l’infuso di foglie di thé è da sempre conosciuto, soprattutto in Cina e Giappone, per avere numerose proprietà; serve infatti a tenere sotto controllo il peso, aumenta la funzione cerebrale e contiene la metà della caffeina contenuta in una tazzina di caffè.