Il thé è da sempre conosciuto per le sue proprietà antiossidanti, queste ultime fondamentali per ritardare l'invecchiamento cellulare e contrastare l'azione dei radicali liberi.
Ma dallo studio quello che emerge è che basterebbe consumare quattro tazze al giorno di thé nero (ma anche altre tipologie come quello verde o matcha) per poter diminuire drasticamente il rischio d'infarto.
Una turista tedesca era stata colpita da arresto cardiaco: aveva perso conoscenza, il cuore non batteva e non respirava. Il custode dell'albergo di Venezia, che aveva frequentato il corso di primo soccorso per l'utilizzo del defibrillatore semiautomatico installato presso la struttura, è intervenuto subito, applicando le manovre di massaggio cardiaco ed infine utilizzando il DAE in dotazione. All'arrivo del 118, il cuore aveva già ripreso a battere.
Un uomo di 36 anni, marmista è morto dopo un ritardo del 118 locale. L'uomo è stato colpito da infarto durante la notte. Ha svegliato la moglie che ha subito chiamato l'ambulanza segnalando che il marito aveva un infarto in corso. Ci sono voluti circa 20 minuti prima che il 118 riuscisse a raggiungere la casa dell'uomo. Forse a causa del ritardo, la vittima è deceduta pochi minuti dopo essere arrivato in ospedale.
. Secondo uno studio condotto dal 2006 al 2012 su 687 pazienti dal Royal North Shore Hospital di Sydney e pubblicato dal European Heart Journal, sembrerebbe che nelle quattro ore successive allo stato di rabbia c'è una probabilità maggiore di essere vittima di infarto o arresto cardiaco.
Il picco emotivo sarebbe fondamentalmente la causa di tutto. Se siamo solo contrariati o nervosi le possibilità si abbassano notevolmente.
Non possiamo certamente sapere se e quando saremo colpiti da un arresto cardiaco. Quello però che possiamo fare è cercare di diminuire al minimo le cause e farci controllare periodicamente dal nostro medico curante e dal nostro cardiologo. Recenti studi hanno dimostrato che le vampate precoci, tipiche della menopausa, potrebbero essere un campanello d'allarme per il cuore. Le vampate sarebbero il sintomo che qualcosa non va nei vasi sanguigni e che viene chiamata disfunzione endoteliale.