Se la legge Balduzzi diventa collaborazione

triathlon grosseto asd

Non solo corsi Blsd

Se da un lato c’è chi si mostra scettico rispetto ai termini dettati dalla Legge Balduzzi, che chi crede che sia l’occasione giusta non solo per garantire la sicurezza dei propri iscritti ma anche per sensibilizzare sull’argomento della defibrillazione precoce e del primo soccorso.
L’associazione sportiva dilettantistica Triathlon Grosseto ha “approfittato” di quanto stabilito dal decreto, per fornire attività di sensibilizzazione per i propri associati.
Oltre ad aver installato un defibrillatore semiautomatico, ha proposto un corso di rianimazione cardio polmonare e utilizzo del DAE a tutti gli iscritti.
La partecipazione è stata di oltre il 90% e la classe ha superato interamente l’esame per ottenere la certificazione.
La scelta di intraprendere questa strada la si deve soprattutto al presidente della Onlus “Amici del Cuore” Riccardo Senatore, da anni in prima linea per la prevenzione e cura delle malattie cardiovascolari, e della struttura locale del 118 di Grosseto nella persona di Antonio Dello Sbarba che si sono impegnati per far svolgere il corso.

Una sensibilizzazione che dura da anni

Il tecnico del Triathlon Grosseto Mauro Sellari ha mostrato soddisfazione per l’adesione al progetto e spiega che questa campagna di sensibilizzazione era partità già nel novembre 2012 in collaborazione con l’allora Usl 9.
E’ quindi facile capire perché siano così numerosi gli associati interessati all’argomento anche perché, non bisogna dimenticare che in questo caso il corso viene frequentato non solo per gli altri ma anche per sé stessi e per i propri compagni di allenamento. Il triathlon è infatti uno sport molto faticoso e che mette a dura prova il corpo ad ogni allenamento e gara.
Forse è proprio questo il messaggio che dovrebbe essere promosso nelle diverse associazioni.
Avere un defibrillatore semiautomatico e avere diverse persone che lo sappiano usare significa non solo aiutare in generale possibili vittime, ma anche i propri compagni di sport ed essere sicuri che qualcuno sappia intervenire qualora la vittima fossi tu.

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