29enne muore alla Stramilano

Stramilano

Un arresto cardiaco ha stroncato la vita del ragazzo

E’ successo ancora. Un altro ragazzo morto per colpa di un arresto cardiaco durante la pratica sportiva. L’accaduto si è verificato durante la celebre manifestazione podistica milanese Stramilano edizione 2016.
Il giovane Fabio Cappello di 29 anni era quasi arrivato all’Arena di Milano, traguardo della gara, quando è caduto a terra senza forze ed esanime.
Una squadra del 118 appostata nelle vicinanze è intervenuta dopo poco ed ha praticato le manovre di primo soccorso. I soccorritori sono anche intervenuti con un defibrillatore semiautomatico ma all’arrivo in ospedale il cuore non ce l’ha fatta ed il corridore è deceduto.
Si muore anche così, nonostante gli allenamenti e malgrado il corpo fosse allenato agli sforzi della corsa.
Cosa si poteva fare di più? Probabilmente nulla, considerato il rapido intervento dell’ambulanza. Non possiamo imputare nulla del tragico evento ai soccorsi perché a volte capita che nonostante tutti gli sforzi, possa comunque succedere una disgrazia. La vita a volte ci scappa dalle mani nonostante tutto l’impegno possibile.

Un DAE salva la vita?

Quanto fatto dal 118 in questa occasione è esattamente quello che dovrebbe succedere sempre.
Intervenire subito con il massaggio cardiaco, applicare gli elettrodi del DAE e far partire la scarica per poi continuare fino alla ripresa del battito.
Quanto successo al giovane Fabio ci deve mettere in guardia, ma soprattutto dovrebbe mettere in allerta le numerose associazioni sportive che ancora non hanno messo in pratica le direttive della legge Balduzzi.
Se infatti un arresto cardiaco può colpire un atleta dilettante allenato, significa che non vi sono probabilità maggiori o minori che succeda a chiunque.
E’ vero, in questo caso il defibrillatore non ha salvato la vittima, ma è un raro caso a fronte di molti altri che, invece, è grazie ad un DAE che possono ancora godere della propria vita.
Possiamo davvero appigliarci a questo episodio solo per non installare un dispositivo di defibrillazione? I dati, nonostante tutto, danno ragione a chi come noi, da sempre promuove la diffusione dei DAE.
Fabio è stato solo sfortunato. Per questo ci uniamo al cordoglio di famigliari e amici.

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