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Quanto è importante che ci sia un defibrillatore in azienda?
Siamo abituati a sentire di episodi di arresto cardiaco soprattutto per sportivi e ogni tanto in alberghi o strutture ricettive.
I fatti di cronaca ci portano sempre alla realtà e sono già due i casi di malore per blocco del battito negli ultimi due mesi.
L’Ultimo caso è capitato a Pescia, in provincia di Pistoia in una ditta farmaceutica. L’uomo di quarant’anni è stato colpito da malore e subito i colleghi hanno chiamato il 118.
La fortuna è stata che nell’azienda era presente un defibrillatore semiautomatico. Così con l’aiuto dell’infermiera che ha seguito la vicenda per telefono, è stato possibile praticare le manovre di primo soccorso e cardiopolmonare e far funzionare il DAE che con due scariche ha salvato la vittima.
La lungimiranza della direzione di questa casa farmaceutica ha permesso di salvare la vita di quest’uomo.
Così si è sempre pronti per salvare una vita
La domanda quindi che ci siamo posti all’inizio non è superflua e sottolinea quanto invece sia fondamentale che siano presenti dispositivi salvavita nei posti di lavoro.
La formazione in questo campo inoltre permette di individuare subito il problema. I colleghi che avevano seguito il corso BLSD hanno capito subito di cosa si trattava e sono potuti intervenire in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
Avere un defibrillatore semiautomatico in azienda, in una sede associativa, nelle scuole e nelle città assicura la sicurezza delle persone come la sensibilizzazione in campo di defibrillazione precoce, con interventi giusti e mirati che permettono di non perdere tempo in attesa dei soccorsi.
I defibrillatori Defibtech distribuiti da Sunnext hanno inoltre un sistema vocale che aiuta il soccorritore durante la fase d’intervento. Un aiuto in più che garantisce più riuscita e maggiore tempestività.