Morto ciclista a Cuneo per arresto cardiaco
La tragedia di Cuneo che fa riflettere: disporre di un defibrillatore semi-automatico può fare la differenza.
Probabilmente qualcuno di voi ricorderà la tragedia successa poco tempo fa a Cuneo, dove un uomo di soli 41 anni, durante una gara ciclistica, ha avvertito un malore ed è purtroppo deceduto.
Nonostante l’arrivo dell’ambulanza e i tentativi di rianimare lo sportivo, non c’è stato nulla da fare e il giovane non ce l’ha fatta. Forse un malore improvviso. Un aumento della sudorazione e della tachicardia dovuto ad un atto sportivo molto faticoso come quello ciclistico, hanno causato l’arresto cardiaco del giovane cuneese.
Il DAE sarebbe stato fondamentale
Complice il caldo (il malore è stato avvertito alle primissime ore del pomeriggio), complice anche lo sforzo e complice infine una patologia che non aveva mai dato alcun sintomo.
La morte dovuta forse il fatto di non essere riusciti ad intervenire in tempo.
Troppe ipotesi ma è noto che per salvare una vita dopo un improvviso arresto cardiaco, i primi minuti dall’avvertimento dei sintomi e della perdita di conoscenza sono quelli decisivi, sono i minuti nei quali è indispensabile poter intervenire immediatamente.
Certo è sicuramente risaputo che durante queste manifestazioni sportive ci sono a disposizione, molto spesso, numerose ambulanze e macchine di primo soccorso, che possono intervenire tempestivamente.
Nelle manifestazioni sportive di alto livello agonistico, qualcuno potrebbe pensare che sia pressoché inutile disporre di un DAE (defibrillatore semi-automatico), ma non è così. Sia per i grandi eventi sportivi, sia per quelli piccoli di paese, avere a portata di mano un defibrillatore semi-automatico può fare la differenza. In Italia è prevista la vendita , l’acquisto e l’utilizzo della sola versione semi-automatica (quella automatica non è prevista ad oggi).
Ogni utente che ne fa uso deve possedere un certificato PAD ottenuto in seguito ad un corso di formazione per diventare operatore a tutti gli effetti. Poche ore di corso per salvare una vita umana. L’infarto non avvisa purtroppo e spesso i sintomi non vengono avvertiti in tempo: avere a disposizione nelle immediate vicinanze di un DAE (defibrillatore semi-automatico) può davvero fare la differenza tra vivere e morire.