La tragedia di Cuneo che fa riflettere: disporre di un defibrillatore semi-automatico può fare la differenza.
Probabilmente qualcuno di voi ricorderà la tragedia successa poco tempo fa a Cuneo, dove un uomo di soli 41 anni, durante una gara ciclistica, ha avvertito un malore ed è purtroppo deceduto.
Nonostante l'arrivo dell'ambulanza e i tentativi di rianimare lo sportivo, non c'è stato nulla da fare e il giovane non ce l'ha fatta. Forse un malore improvviso.
(AGI) – Lecce, 28 gen. – Una nuova tragedia in campo scuote il mondo del calcio. Alessio Miceli, un 34enne calciatore del Soleto (una squadra dilettantistica), si e’ accasciato questo pomeriggio sull’erba del campo di Soleto in provincia di Lecce, durante la la 17esima giornata del campionato di seconda categoria, contro il Don Bosco Corigliano.
Defibrillatori obbligatori nelle società sportive Il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, di concerto con il Ministro per lo Sport, Piero Gnudi, ha firmato il decreto ministeriale “Disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavita”. L’adozione del decreto era prevista
Questa è la domanda del momento; un solo quesito che suscita da diverso tempo molteplici risposte, nonostante il DAE o AED (Defibrillatore semi-automatico esterno), sia uno di quegli argomenti sul quale le opinioni personali dovrebbero passare in secondo luogo. Qualcuno davvero teme o crede che il DAE sia solo l’oggetto del momento?. Sarebbe bene chiarire