L’estate trascorsa è stata la più “cardioprotetta” della storia della Sardegna. L’isola ha infatti deciso di investire per avere i defibrillatori in spiaggia e ridurre così il numero preoccupante dei decessi che avvengono ogni anno sulle rive italiane. Secondo l’Istituto Superiore della Sanità le cause principali di queste disgrazie sono la sottovalutazione del pericolo, gli atteggiamenti esagerati, il superamento delle proprie capacità fisiche e l’abuso di alcol.