DAE su taxi. Così si possono salvare le persone

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A Milano un tassista salva un uomo vittima di malore

E’ successo a Milano l’ultimo salvataggio di un vittima di arresto cardiaco.
Il capoluogo lombardo, da sempre conosciuto per la sua produttività e per la sua fretta si è fermata in via Manzoni per soccorrere un uomo che era privo di sensi a terra.
A tenerlo in vita un tassista milanese che ogni giorno guida per le vie della città. Accortosi che stava succedendo qualcosa pochi mezzi avanti a lui, si è avvicinato e ha notato che vi erano delle persone che stavano praticando il massaggio cardiaco.
Avendo a bordo della sua auto un defibrillatore semiautomatico, non ha esitato a prenderlo e a fornire il suo aiuto. Dopo aver constato le condizioni del paziente il defibrillatore ha emesso la sua scarica e ha salvato l’uomo riverso sull’asfalto. La vittima è stata subito portata all’Ospedale San Raffaele.
Il tassista 47enne Erik Boni non era la prima volta che soccorreva una persona, essendo lui un operatore nelle ambulanze dal 2003. Non gli era mai capitato però di farlo durante il lavoro.
Ora tutti lo chiamano eroe, ma lui afferma solo di aver fatto quanto necessario e spera che l’uomo che ha soccorso si riprenda presto.

Defibrillatori anche nei mezzi pubblici

Anche questo caso dimostra come i DAE siano indispensabili e fondamentali non solo per le associazioni sportive ma in moltissimi luoghi. Se non vi fosse stato l’intervento del signor Boni probabilmente la vittima non si sarebbe salvata, in quanto è stato essenziale intervenire subito.
Avere un defibrillatore semiautomatico anche nei mezzi pubblici come autobus, metropolitane, taxi e treni, garantisce una maggior copertura del territorio e la possibilità per numerose persone di sopravvivere a malori cardiaci.
A questo proposito il Comune di Milano aveva avviato una convenzione con quattro tassisti della città tra cui vi è anche Erik Boni. Un’iniziativa che, dopo questo fatto, non sarà di certo abbandonata.

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