Mancano ancora pochi mesi prima che il decreto Balduzzi imponga l'obbligatorietà definitiva di installazione di dispositivi per la defibrillazione semiautomatica in tutti gli impianti sportivi dove si pratichi attività fisica.
Gennaio 2016 rappresenterà quindi il termine ultimo per le associazioni sportive dilettantistiche per installare un defibrillatore semiautomatico presso la propria struttura.
I defibrillatori semiautomatici stanno ormai diventando indispensabili e la sensibilizzazione per il loro utilizzo sta rendendo sempre più consapevoli i cittadini del loro valore.
Per questo è importante saperli utilizzare anche se, come ricordato più volte, per farlo è necessario effettuare un corso BLS-D.
Quando pensiamo ad associazioni sportive dilettantistiche o campi sportivi, sottovalutiamo il fatto che anche gli oratori delle parrocchie vicino casa nostra, hanno delle piccole società sportive o comunque mettono a disposizioni i propri spazi per svolgere attività fisica.
Per questo spesso le donazioni fatte dal comune o dalle istituzioni, non prendono in considerazione questo fatto e le parrocchie sono costrette a comprare con i propri soldi i defibrillatori semiautomatici.
La legge Balduzzi infatti obbliga tutte le attività che svolgono sport a dotarsi di un DAE, comprese associazioni e oratori anche se senza fini di lucro.
A Livorno si è svolta una campagna di sensibilizzazione denominata “Medici in Piazza” da parte dei medici del Lions Club Livorno Host. Patrocinato dal Comune del Livorno, dall’azienda USL 6 di Livorno, con il contributo dell’Associazione Livornese Amici del Cuore ONLUS, si concluderà con la donazione di un DAE alla scuola Giovanni Bartolena di Livorno da parte del EMD 118.
Come per i defibrillatori professionali in utilizzo da medici specializzati negli ospedali e nei pronto soccorso, il DAE ha un accumulatore di energia elettrica che viene rilasciata attraverso dei cavi con all'estremità delle placche che, nel caso del semiautomatico, sono adesive.
A differenza di quelli utilizzati dai medici, il defibrillatore semiautomatico, rilascia una scarica solo ed esclusivamente se riscontra le condizioni adatte, attraverso un'analisi che esegue quando viene applicato sul corpo della persona colpita da malore.
E' di qualche settimana fa la notizia di una donna di 56 anni colpita da arresto cardiaco in un ristorante a Torino. Appena constatato il malore, è stata chiamato il 118 che è intervenuto repentinamente con un defibrillatore semiautomatico sempre in dotazione nelle ambulanze.
La donna è stata salvata e portata nell'ospedale più vicino. Ma cosa sarebbe potuto succedere se non vi fosse stato un intervento tempestivo?
Il Decreto Balduzzi consiglia il DAE presso le strutture sanitarie e socio-sanitarie, pubbliche e private, accreditate o autorizzate, ove non sia gia’ presente una risposta all’emergenza, strutturata o istituzionalizzata, che preveda l’impiego di un defibrillatore (es. studi medici, ambulatori dentistici) e in ambienti a elevata densita’ di popolazione (es. ipermercati). Ma negli ambulatori dei nostri medici di base o addirittura dal nostro dentista, ci sono defibrillatori semiautomatici pronti all'utilizzo?